This review aimed at exploring how music listening-based approach can be effective on physiological, cognitive and behavioural aspects, with specific reference to the domain of dementias. Music listening can be considered one of the most common approaches in dementia care, frequently in combination with other non-pharmacological treatments. This type of intervention may allow persons with dementia to work on the organization and regulation of their emotions thanks to the mediation of the sonorous-musical element. Methods. Two independent researchers performed literature search by consulting the PUBMED database and the Cochrane Register of randomized controlled trials (articles written in English and published from January 1st 2000 to February 28th 2022 were considered as eligible). Results. Twelve articles met the inclusion criteria and were included in this review. The selected studies highlighted some effects of music listening in people with moderate to severe dementia. Assuming a clinical point of view, the results showed how music listening intervention could bring benefits on the behavioural and psychological symptoms of dementia, also if not always statistically significant. Discussion/Conclusion. The study focused on the need to define clear criteria of music listening programs selection and administration, but also on the involvement of trained music therapists in planning and managing the music listening-based interventions. Music listening interventions should be developed by implementing evidence-based practice and integrating research in the field. The identification of specific musical elements connected with the therapeutic outcome is a key point for the music therapy future.
L’articolo si pone l’obiettivo di esplorare come l’ascolto musicale possa rivelarsi efficace a livello fisiologico, comportamentale e cognitivo, nel contesto dell’invecchiamento patologico. L’ascolto musicale si pu infatti considerare uno degli approcci pi utilizzati nella cura di persone con demenza, frequentemente in combinazione con altri trattamenti di tipo non farmacologico. L’elemento sonoro-musicale pu infatti contribuire a migliorare l’organizzazione e la regolazione emotivo-affettiva. Metodi. Due ricercatori indipendenti hanno condotto una ricerca della letteratura scientifica presente in quest’ambito, consultando PUBMED e il registro Cochrane degli studi controllati randomizzati (sono stati considerati eleggibili gli articoli scritti in lingua inglese e pubblicati tra il 1 Gennaio 2000 e il 28 Febbraio 2022). Risultati. Tra gli articoli analizzati, dodici lavori risultano coerenti con i criteri di inclusione stabiliti e, pertanto, sono stati inclusi nella revisione. Gli studi presi in considerazione hanno permesso di sottolineare alcuni effetti dell’ascolto musicale in persone con demenza di livello moderato-severo. Da un punto di vista clinico i risultati, anche se non sempre statisticamente significativi, hanno mostrato come un intervento basato sull’ascolto musicale pu apportare dei benefici soprattutto sui sintomi comportamentali e psicologici della demenza. Discussione/Conclusione. Questo studio ha permesso focalizzare l’attenzione sia sul bisogno di definire criteri sistematici nella scelta e nella proposta di programmi di ascolto, sia sulla necessit di coinvolgere musicoterapeuti formati nella creazione, pianificazione e gestione degli interventi basati sull’ascolto musicale. Questi interventi dovrebbero, inoltre, considerare le evidenze scientifiche presenti in letteratura e costituire essi stessi integrazioni alla ricerca in questo ambito. Un punto chiave da tenere in considerazione per il futuro dell’ascolto musicale terapeutico riguarda, infine, l’identificazione di specifici parametri strutturali della musica finalizzati a ottenere uno specifico effetto terapeutico.
Keywords: Behavioural Disturbances; Dementia; Evidence-Based Approaches; Music Listening; Music Therapy.
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