Anesthesia management for robotic assisted radical prostatectomy. Single center experince

Ann Ital Chir. 2020:91:196-200.

Abstract

Aim: The aim of this study was to present our experiences for anesthesia management in patients undergoing robot-assisted radical prostatectomy (RARP) in light of current literature data.

Material and methods: This clinical retrospective study included 103 patients who underwent robot-assisted radical prostatectomy. All patient data were obtained from the patient files and anesthesia follow-up forms. Demographic datas, intraoperative fluids, blood products requirement and blood gas parameters were recorded.

Results: A total 15 of 103 patients data were lack, the remaining 88 patients were evaluated. Combination of crystalloid and colloid was used for intravenous fluid management. About 11% of patients required transfusion during surgery. The mean pH and pO2 values of the patients were observed to decrease whereas pCO2 and lactate values increased.

Discussion: Radical Prostatectomy can be performed either using open technique as a traditional approach or laparoscopic or robot-assisted technique as a minimally invasive approach. Today, minimally invasive approaches have replaced traditional open prostatectomy. Anaesthesia management of these minimally invasive techniques is very different and challenging from open technique in many aspects.

Conclusion: Although minimally invasive techniques have good surgical outcomes such as less blood loss, smaller surgical incision, and shorter hospitalization, these techniques bring new problems that anesthesiologists have to deal with. Increased RARP operations has led to the anesthesiologists more likely to encounter perioperative problems.

Key words: Anesthesia, Minimally invasive techniques, Radical prostatectomy.

La prostatectomia radicale può essere eseguita utilizzando la tecnica a “cielo aperto” come approccio tradizionale o la tecnica laparoscopica o robot-assistita come approccio minimamente invasivo. Oggi, gli approcci minimamente invasivi hanno sostituito la tradizionale prostatectomia a “cielo aperto”. La gestione dell’anestesia di queste tecniche minimamente invasive è molto diversa e impegnativa rispetto alla tecnica a “cielo aperto” sotto molti aspetti. Lo scopo di questo studio è quello di presentare le nostre esperienze sulla gestione dell’anestesia in pazienti sottoposti a prostatectomia radicale robot-assistita (RARP) e confrontarla con i dati attuali della letteratura. Si tratta di uno studio clinico retrospettivo che comprende 103 pazienti sottoposti a prostatectomia radicale robot-assistita. Tutti i dati dei pazienti sono stati ottenuti dalle cartelle cliniche dei pazienti e dai moduli di follow-up sull’anestesia. Sono stati registrati dati demografici, infusione di liquidi intraoperatoriamente, fabbisogno di derivati del sangue e parametri dell’rmogasanalisi. Mancano i dati di 15 sul totale di 103 pazienti, e la valutazione è stata fatta sui restanti 88 pazienti. Una combinazione di cristalloidi e colloidi è stata utilizzata per l’infusione endovenosa intraoperatoria. Circa l’11% dei pazienti ha richiesto trasfusioni durante l’intervento chirurgico. È stato osservato che i valori medi di pH e pO2 dei pazienti diminuivano mentre aumentavano quelli della pCO2 e del lattato. Sebbene le tecniche minimamente invasive abbiano buoni esiti chirurgici come una minore perdita di sangue, una più piccola incisione chirurgica e un ricovero più breve, queste tecniche portano nuovi problemi che gli anestesisti devono affrontare. L’aumento delle operazioni RARP ha portato gli anestesisti ad avere maggiori probabilità di incontrare problemi perioperatori.

MeSH terms

  • Anesthesia*
  • Humans
  • Laparoscopy*
  • Male
  • Prostatectomy*
  • Prostatic Neoplasms* / surgery
  • Retrospective Studies
  • Robotic Surgical Procedures*
  • Treatment Outcome