Hearing loss in very preterm infants: should we wait or treat?

Acta Otorhinolaryngol Ital. 2019 Aug;39(4):257-262. doi: 10.14639/0392-100X-2116.

Abstract

L’ipoacusia nei neonati estremamente prematuri: trattare subito o aspettare?

Riassunto: Un’ipoacusia permanente infantile (IPI) può avere gravi conseguenze sullo sviluppo del linguaggio e delle abilità cognitive. Le IPI congenite hanno una prevalenza di circa 1,5-3 nuovi casi per mille neonati. Esistono tuttavia alcuni gruppi di bambini, come quelli ricoverati in unità di terapia intensiva neonatale (UTIN), in cui il rischio può essere 10-20 volte maggiore. La diagnosi precoce delle IPI consente di adottare misure altamente efficaci di trattamento/abilitazione. Non vi è, tuttavia, uniformità nella gestione del follow-up di questi bambini, con difficoltà nella definizione fisiopatologica del deficit uditivo e nella sua quantificazione. Scopo dello studio è stato quello di valutare la prevalenza delle ipoacusie e i risultati del follow-up audiologico in una popolazione di prematuri dimessi dalla UTIN. Sono stati inclusi nello studio i neonati con EG ≤ 30 settimane e PN ≤ 1.000 gr, nati nell’arco di 5 anni, dimessi dalla UTIN e seguiti presso il nostro Servizio di Follow-Up. Tutti sono stati sottoposti a registrazione di OAEs alla dimissione (dopo le 32 settimane di età post-mestruale) e ABR diagnostico (con strumenti e personale di laboratorio) entro i tre mesi di età corretta (EC). Tutti i bambini con ipoacusia mono- o bilaterale da lieve (soglia elettrofisiologia oltre 20, entro 40 dBnHL) a profonda (soglia > 90 dBnHL) sono stati controllati fino alla diagnosi audiologica definitiva, (entro i 5-6 mesi di EC) e sono state verificate, in particolare, le eventuali modificazioni della soglia elettrofisiologica entro i 12 mesi di EC. Di 239 bambini valutati, 32 (13,4%; EG 27 ± 2 sett, PN 950 ± 390 g) hanno presentato un’ipoacusia mono/bilaterale (9 lievi, 16 medie, 4 gravi, 3 profonde) ai tre mesi di EC. I 32 bambini con rilievo iniziale di ipoacusia hanno mostrato nei controlli successivi una normalizzazione della soglia uditiva in 15 casi (47%) e in 3 casi un’ipoacusia monolaterale (1 caso lieve, 2 casi media) che non ha richiesto protesizzazione. In 14 casi (44%) (EG 26,2 ± 2,2 sett, PN 820 ± 330 g) è stata confermata una diagnosi di ipoacusia neurosensoriale bilaterale (7 medie, 4 gravi, 3 profonde). In questi ultimi la diagnosi di conferma è stata completata entro il 5°mese di EC, con protesizzazione acustica, attuata in media a 5,9 (± 1,3 mesi) di EC. Lo studio conferma l’importanza dell’intervento audiologico nella gestione dei neonati estremamente prematuri. Le soglie uditive dei neonati pretermine con ipoacusia possono cambiare durante il primo anno di EC e noi abbiamo descritto una normalizzazione nel 47% dei nostri pazienti. Maggiormente predisposti all’IPI erano i neonati estremamente pretermine con una permanenza in UTIN più lunga, mentre una durata inferiore del ricovero si è rivelata essere un fattore prognostico favorevole per il miglioramento della soglia uditiva.

Keywords: Hearing Aids; NICU; Newborn Hearing Screening; Preterm infants; Sensorineural hearing loss.

Plain language summary

This study investigated hearing threshold changes during the first year of corrected age (CA) in infants admitted in a neonatal intensive care unit (NICU). In 5 years, 239 infants with birth weight (BW) ≤ 1,000 gm and/or gestational age (GA) ≤ 30 weeks were enrolled. Hearing was evaluated by oto-acoustic emission (OAEs) before discharge and auditory brainstem response (ABR) within 3 months of CA. Infants affected by unilateral or bilateral hearing loss were addressed to audiological follow-up until definitive diagnosis (within 6 months of CA). Changes in hearing threshold were also carefully analysed. 207 (86.6%) infants had normal hearing while 32 infants (13.4%) showed hearing loss (HL) at the confirmative ABR evaluation (9 mild, 16 moderate, 4 severe, 3 profound). The latter showed lower GA (27.7 ± 2 vs 28.4 ± 1.2; p = 0.0061) and BW (950 ± 390 vs 1,119 ± 326 gm; p = 0.0085). At final evaluation, 15 infants (47%) recovered a normal hearing. HL was confirmed in 17 patients. Among these, 3 infants were addressed to audiological follow-up (one case of mild unilateral hearing loss (UHL) and two with moderate UHL), while in 14 cases (44%) with bilateral sensory neural hearing loss (SNHL) (7 moderate, 4 severe, 3 profound) hearing aids were prescribed. They showed significantly lower GA and longer hospital stay in the NICU in comparison with infants without indication for audiological habilitation (18 infants) (GA 26.2 ± 2.2 weeks vs 28.4 ± 2.4; p = 0.01; NICU stay 132 ± 67 vs 59 ± 7; p = 0.0002). Definitive diagnosis was obtained at 5.9 ± 1.3 months of CA. Our study confirms the importance of audiological surveillance in preterm newborns. Hearing thresholds of preterm infants with hearing loss can change during the first year of CA and we observed normalisation in 47% of our patients. Most vulnerable to permanent SNHL were very preterm infants with a longer NICU stay, while a shorter stay represents a favourable prognostic factor for hearing improvement.

MeSH terms

  • Deafness / diagnosis
  • Deafness / epidemiology
  • Hearing Aids
  • Hearing Loss / diagnosis*
  • Hearing Loss / epidemiology*
  • Humans
  • Infant
  • Infant, Premature*
  • Prevalence