A hospital occupational diseases unit: an experience to increase the recognition of occupational disease

Med Lav. 2019 Aug 26;110(4):278-284. doi: 10.23749/mdl.v110i4.8138.

Abstract

Background: Under-reporting and recognition of occupational diseases is a problem in countries with workers' compensation schemes.

Objective: To describe the role of a public hospital Occupational Disease Unit (ODU) in Barcelona that resulted in improved reporting and official recognition of occupational diseases from 2010 to 2017.

Methods: Hospital physicians referred possible cases of work-related disease to the ODU, where in-depth medical evaluations were then performed, and a detailed report addressing causation was generated. Patients with confirmed cases of occupational disease were counselled and followed while pursuing official recognition and benefits claims by the Spanish Social Security System.

Results: Between 2010 and 2017, 149 cases were referred to the ODU for evaluation. Of these, 80 (53.7%) were confirmed to have an occupational disease, 54 (67.5%) patients pursued official recognition, and to date 26 (48.1%) have been recognized by the Social Security System. The recognition rate varied by diagnosis group (p=0.003), and was highest for skin diseases (71.4%) and cancer (66.7%), and lowest for hearing loss (29.4%) and musculoskeletal disorders (16.7%).

Conclusions: A hospital ODU can improve reporting and official recognition of occupational diseases that otherwise might not have been recognized. Expanding this experience to other Spanish and European hospitals could improve the efficiency of workers' compensation schemes and better support preventive policies.

«Un’Unità ospedaliera di Medicina del Lavoro: un’esperienza per aumentare il riconoscimento delle malattie professionali».

Introduzione:: La sottostima e il basso riconoscimento delle malattie professionali è un problema comune nei paesi europei che spesso non permette al lavoratore di ottenere il riconoscimento del danno e il risarcimento pur previsto dalla legge. La medicina del lavoro ospedaliera, se presente, può eserciatare un ruolo importante per individuare l’eziologia professionale in casi segnalati dagli specialisti in altre discipline.

Obiettivi:: Descrivere il ruolo dell’Unità di Medicina del Lavoro (UML) di un ospedale pubblico di Barcellona, Spagna, nel migliorare la denuncia e il riconoscimento delle malattie professionali, attraverso iniziative mirate condotte in ospedale nel periodo 2010-2017.

Metodi:: I medici ospedalieri hanno segnalato i possibili casi di malattie lavoro-correlate all’UML, dove sono stati svolti approfonditi accertamenti medici e redatti dettagliati referti sulle cause del disturbo. I pazienti con malattie professionali accertate hanno ricevuto consulenza e sono stati seguiti nel percorso di richiesta di riconoscimento ufficiale e di prestazioni sanitarie, da parte del sistema sociosanitario spagnolo.

Risultati:: Tra il 2010 e il 2017, 149 casi sono stati indirizzati all’UML. Di questi, 80 (53.7%) hanno vista confermata la diagnosi di malattia professionale da parte della medicina del lavoro, 54 (67.5%) pazienti hanno richiesto risarcimento ai sensi della legge e, a oggi, 26 (48.1%) hanno ottenuto il riconoscimento da parte del sistema sociosanitario spagnolo. Il tasso di riconoscimento varia in base alla tipologia della malattia diagnosticata (p=0.003), ed è maggiore per le malattie della pelle (71.4%) e il cancro (66.7%), minore per l’ipoacusia (29.4%) e i disturbi muscoloscheletrici (16.7%).

Conclusioni:: Una UML ospedaliera può rendere più efficace il processo di denuncia e il tasso di riconoscimento ufficiale delle malattie professionali che diversamente potrebbero non essere individuate. Allargare questa esperienza ad altri ospedali spagnoli ed europei potrebbe migliorare l’efficienza dei programmi di compensazione dei lavoratori e meglio supportare politiche di prevenzione.

MeSH terms

  • Hospital Units
  • Humans
  • Musculoskeletal Diseases* / diagnosis
  • Occupational Diseases* / diagnosis
  • Workers' Compensation