Psychological profile and social behaviour of working adults with mild or moderate hearing loss

Acta Otorhinolaryngol Ital. 2008 Apr;28(2):61-6.

Abstract

In this study, an assessment was made of the global assumption that working adults with a mild to moderate sensorineural hearing loss experience more negative emotional reactions and socio-situational limitations than subjects with no hearing problems and that a deterioration of health-related quality of life on these specific domains would occur. Comparisons between 73 hearing-impaired subjects and 96 controls, well-matched for socio-demographic variables, were performed using the HHIA, MOS 36-Item Short Form Health Survey (SF-36) and SFQ questionnaires scores and revealed that the former experience a higher level of perceived hearing handicap and a deterioration of health-related quality of life while investigating emotional and socio-situational domains than the latter (p < 0.005). While investigating the psychological distress dimension of the hearing-impaired subjects by means of the Symptom Check List (SCL-90-R), it emerged that they are more prone to depression, anxiety, interpersonal sensitivity, and hostility than subjects with no hearing problems (p < 0.05). It is argued that the sensory impairment, with its associated disability, may discourage hearing-impaired individuals from exposing themselves to socially challenging situations, producing isolation that leads to depression, irritability, feelings of inferiority. The same psychological symptoms, on the other hand, can compound and worsen the picture by influencing social behaviour of the affected persons. Further prospective studies are needed to address this issue. Nevertheless, it is concluded that Audiology Services, despite the time and costs involved, should improve their diagnostic ability by exploring more areas of hearing-impaired subjects concerns in order not to overlook their potentially reduced psychosocial well-being.

Questo studio è mirato a verificare l’ipotesi generale che una popolazione di adulti in età lavorativa e realmente occupati, affetti da una perdita uditiva di tipo neurosensoriale di grado lieve (26-40 db) o moderato (41-55 db), possano soffrire di reazioni emotive negative e di limitazioni socio-situazionali in modo più consistente se confrontati con un gruppo di controllo di normoudenti. Allo scopo sono stati reclutati 73 soggetti ipoacusici e 96 controlli sovrapponibili ai primi per caratteristiche socio-demografiche nell’ambito degli accertamenti audiometrici di routine delle Aziende Ospedaliero-Universitarie di Modena e Ferrara. Sono stati confrontati i risultati ottenuti dai due gruppi nei punteggi dei questionari ad hoc (Hearing Handicap Inventory for Adults, MOS 36-Item Short Form Health Survey, Social Functioning Questionnaire), dai quali si è evidenziato che i pazienti affetti da ipoacusia neurosensoriale percepiscono un maggior grado di handicap uditivo ed un peggioramento della qualità della vita nei domini specifici della sfera emotiva e del comportamento sociale rispetto ai normoudenti (p < 0,005). Nell’investigare la dimensione del distress psicologico grazie all’impiego del questionario Symptoms Check List 90-R, è emerso che gli ipoacusici hanno una maggiore tendenza alla depressione, all’ansia, alla sensibilità interpersonale e all’ostilità rispetto ai normoacusici (p < 0,05). È stato ipotizzato che l’indebolimento della funzione uditiva e la conseguente disabilità possano scoraggiare i soggetti affetti da deficit uditivo dall’esporsi a situazioni sociali impegnative e addivenire così ad una situazione di isolamento che di per sé può portare alla depressione, all’irritabilità e al sentimento di inferiorità; non è possibile comunque escludere che lo stesso distress psicologico, d’altra parte, possa giustificare e peggiorare il quadro del deficit neurosensoriale influenzando direttamente il comportamento sociale delle persone affette da ipoacusia. Ulteriori studi di tipo prospettico sono necessari per dirimere la questione in oggetto. Tuttavia questo studio indica con chiarezza che anche una presbiacusia in fase iniziale è meritevole di un inquadramento clinico multi-dimensionale ed è auspicabile che i servizi di audiologia aumentino le proprie capacità diagnostiche in questa direzione esplorando il maggior numero possibile degli aspetti legati al paziente ipoacusico allo scopo di non sottostimare le eventuali compromissioni del suo benessere psicosociale, a dispetto di un evitabile aumento dei costi e di una dilatazione del tempo-paziente impiegato.

MeSH terms

  • Adult
  • Anxiety Disorders / diagnosis*
  • Anxiety Disorders / etiology*
  • Depressive Disorder / diagnosis*
  • Depressive Disorder / etiology*
  • Employment*
  • Female
  • Humans
  • Male
  • Middle Aged
  • Presbycusis / diagnosis*
  • Presbycusis / psychology*
  • Severity of Illness Index
  • Social Behavior*
  • Surveys and Questionnaires