Validity of the Italian adaptation of the Tinnitus Handicap Inventory; focus on quality of life and psychological distress in tinnitus-sufferers

Acta Otorhinolaryngol Ital. 2008 Jun;28(3):126-34.

Abstract

The aim of this study was to determine the validity of the Italian translation of the Tinnitus Handicap Inventory (THI) by Newman et al. in order to make this self-report measure of perceived tinnitus handicap available both for clinical and research purposes in our country and to contribute to its cross-cultural validation as a self-report measure of perceived severity of tinnitus. The Italian translation of the Tinnitus Handicap Inventory (THI) was administered to 100 outpatients suffering from chronic tinnitus, aged between 20 and 82 years, who attended the audiological tertiary centres of the University Hospital of Modena and the Regional Hospital of Treviso. No segregation of cases was made on audiometric results; patients suffering from vertigo and neurological diseases were excluded. Pyschoacoustic characteristics of tinnitus (loudness and pitch) were determined and all patients also completed the MOS 36-Item Short Form Health Survey to assess self-perceived quality of life and the Hospital Anxiety and Depression Scale as a measure of self-perceived levels of anxiety and depression. The THI-I showed a robust internal consistency reliability (Cronbach's alpha = 0.91) that was only slightly lower than the original version (Tinnitus Handicap Inventory-US; Cronbach's alpha = 0.93) and its Danish (Cronbach's alpha = 0.93) and Portuguese (Cronbach's alpha = 0.94) translations. Also its two subscales (Functional and Emotional) showed a good internal consistency reliability (Cronbach's alpha = 0.85 and 0.86, respectively). On the other hand, the Catastrophic subscale showed an unacceptable internal consistency reliability as it is too short in length (5 items). A confirmatory factor analysis failed to demonstrate that the 3 subscales of the THI-I correspond to 3 different factors. Close correlations were found between the total score of the Italian translation of the Tinnitus Handicap Inventory and all the subscales of the MOS 36-Item Short Form Health Survey (SF-36) and the Hospital Anxiety and Depression Scale scores indicating a good construct validity. Moreover, these statistically significant correlations (p < 0.005) confirmed that the self-report tinnitus handicap is largely related to psychological distress and a deterioration in the quality of life. On the other hand, it was confirmed that the tinnitus perceived handicap is totally independent (p > 0.05) from its audiometrically-derived measures of loudness and pitch thus supporting previous studies that focused on the importance of non-auditory factors, namely somatic attention, psychological distress and coping strategies, in the generation of tinnitus annoyance. Finally the results of the present study suggest that the THI-I maintains its original validity and should be incorporated, together with other adequate psychometric questionnaires, in the audiological examination of patients suffering from tinnitus and that psychiatric counselling should be recommended for the suspected co-morbidity between tinnitus annoyance and psychological distress.

L’obiettivo di questo studio è stato quello di determinare la validità e l’affidabilità della traduzione in lingua italiana del Tinnitus Handicap Inventory di Newman et al., un questionario largamente utilizzato nei Paesi anglosassoni per determinare la percezione soggettiva dell’handicap nei pazienti affetti da acufeni, al fine di renderlo disponibile sia per scopi clinici che di ricerca nel nostro Paese e contribuire così ad una sua più estesa validazione internazionale. La traduzione italiana del Tinnitus Handicap Inventory è stata somministrata a 100 pazienti ambulatoriali affetti da acufene cronico (di durata superiore a 6 mesi e refrattario alle comuni terapie farmacologiche), di età compresa tra i 20 e gli 82 anni, che sono stati inviati ai Centri di Audiologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia e dell’Ospedale Regionale di Treviso nell’anno 2006. Nessuna selezione dei casi è stata eseguita sulla base dei risultati audiometrici, ma sono stati esclusi i pazienti affetti da vertigine e da malattie neurologiche. Sono state determinate le caratteristiche psico-acustiche dell’acufene (loudness e pitch) e a tutti i pazienti sono stati somministrati inoltre il MOS 36-Item Short-Form Health Survey per valutare la percezione della qualità della vita e l’Hospital Anxiety and Depression Scale per misurare la percezione dei livelli di ansia e depressione. La traduzione italiana del Tinnitus Handicap Inventory ha dimostrato una forte affidabilità in termini di consistenza interna (Cronbach’s alfa = 0,91), che è risultata solo leggermente inferiore alla versione originale (Tinnitus Handicap Inventory-USA; Cronbach’s alfa = 0,93), a quella Danese (Cronbach’s alfa = 0,93) e a quella in lingua Portoghese (Cronbach’s alfa = 0,94). Anche le sue due sottoscale (Funzionale ed Emotiva) hanno dimostrato una buona affidabilità (Cronbach’s alfa = 0,85 e 0,86 rispettivamente). Al contrario, la sottoscala Catastrofica non ha mostrato un’accettabile affidabilità in termini di consistenza interna, per il ridotto contenuto numerico di domande (5 items). Inoltre, un’analisi fattoriale di conferma ha evidenziato che soltanto 15 domande su 25 sono raggruppabili nelle tre sottoscale originali della traduzione italiana del Tinnitus Handicap Inventory. Importanti correlazioni sono state trovate tra il punteggio totale della traduzione italiana del Tinnitus Handicap Inventory e tutte le sottoscale del MOS 36-Item Short-Form Health Survey (p < 0,005) ed i punteggi del questionario dell’ansia e della depressione Hospital Anxiety and Depression Scale indicando una forte validità in termini di convergenza. Inoltre, queste correlazioni statisticamente significative (p < 0,005) hanno evidenziato che la percezione dell’handicap relativo all’acufene è in gran parte associato al distress psicologico e ad un globale deterioramento della qualità della vita. Al contrario, è stato documentato che tale percezione è totalmente indipendente (p > 0,05) dalle caratteristiche psicoacustiche (loudness e pitch) ad ulteriore conferma di studi precedenti che hanno posto in maggior rilievo fattori non strettamente audiologici come l’attenzione somatica, le turbe dell’emotività e le strategie di coping. Infine, i risultati del presente studio suggeriscono che la traduzione italiana del Tinnitus Handicap Inventory mantiene la sua originale validità e, pertanto, dovrebbe essere incorporato, insieme con altri questionari psicometrici, nella valutazione audiologica dei pazienti affetti da acufene e che una consulenza psichiatrica potrebbe contribuire ad un più corretto inquadramento clinico-terapeutico stante la sospetta comorbidità tra acufene e disagio psicologico.

Publication types

  • Validation Study

MeSH terms

  • Adult
  • Aged
  • Aged, 80 and over
  • Depressive Disorder / diagnosis
  • Depressive Disorder / etiology*
  • Depressive Disorder / psychology
  • Disability Evaluation*
  • Female
  • Humans
  • Italy
  • Language
  • Male
  • Middle Aged
  • Quality of Life / psychology*
  • Reproducibility of Results
  • Surveys and Questionnaires*
  • Tinnitus* / diagnosis
  • Tinnitus* / physiopathology
  • Tinnitus* / psychology