Aim: To assess the effect of antegrade and retrograde common iliac artery (CIA) revascularization on erectile dysfunction (ED) using the validated International Index of Erectile Function (IIEF) questionnaire, on patients treated for chronic occlusions of the CIA.
Materials and methods: Clinical data of patients who were submitted either to endovascular CIA revascularization (group A) or to femoral-femoral crossover bypass (group B) due a unilateral total occlusion of the CIA between 01/2015 and 12/2019 were retrospectively analyzed. Primary outcomes included the evaluation of ED using the IIEF questionnaire, before and 30 days after the operation. A P value <0.05 was considered statistically significant.
Results: A total of 33 patients underwent endovascular (14 patients, group A) or surgical treatment (19, group B) Before the operation, no differences were recorded in the occurrence of ED between the two groups, neither in the results of the IIEF questionnaire. After the intervention, patients of group A performed significantly better than those of group B in terms of IIEF questionnaire (18 ± 10.1 versus 12.1 ± 14.8, P=0.01). Age and COPD were negatively correlated with the preoperative results of the IIEF questionnaire (OR 0.049, 95%CI 0.02-0.05, P<0.001 and OR 0.29, 95%CI 0.01-0.56, P=0.03, respectively) and the postoperative results of the IIEF questionnaire (OR 0.02, 95% CI 0.01-0.04, P<0.001, and OR 0.46, 95% CI 0.17-0.75, P=0.001, respectively).
Conclusions: Patients who were submitted to endovascular antegrade revascularization for occlusion of the CIA performed significantly better in terms of IIEF questionnaire than those who underwent surgical femoral-femoral crossover bypass and therefore retrograde HA revascularization.
Key words: Common iliac artery occlusion, Erectile dysfunction, Femoro-femoral bypass, Iliac artery angioplasty, IIEF-5.
Scopo del lavoro è stato di valutare l’effetto della rivascolarizzazione dell’arteria iliaca comune (AIC) anterograda e retrograda sulla disfunzione erettile (DE) utilizzando il questionario convalidato dell’Indice Internazionale della Funzione Erettile (IIEF), su pazienti che sono stati trattati per occlusioni croniche della AIC. Sono stati retrospettivamente raccolti e analizzati i dati clinici di pazienti sottoposti a rivascolarizzazione endovascolare della AIC (gruppo A) o a bypass crossover femorale-femorale (gruppo B) tra gennaio 2015 e dicembre 2019 per claudicatio intermittente invalidante o ischemia critica degli arti inferiori, sostenuta da un’occlusione totale unilaterale della AIC, con conservata pervietà di entrambe le arterie ipogastriche. Endpoint primario è stata la valutazione della DE utilizzando il questionario IIEF-5, prima dell’intervento e 30 giorni dopo. I test chi-quadro e T e l’analisi di regressione logistica sono stati utilizzati per l’analisi statistica. Un valore P <0.05 è stato considerato statisticamente significativo. Sono stati analizzati i dati di 33 pazienti stati sottoposti a trattamento endovascolare (14 pazienti, gruppo A) o chirurgico (19, gruppo B). Prima dell’operazione, non sono state registrate differenze nella comparsa di DE tra i due gruppi, né nei risultati del questionario IIEF. Dopo l’intervento, i pazienti del gruppo A hanno ottenuto risultati significativamente migliori rispetto a quelli del gruppo B in termini di questionario IIEF (18±10.1 contro 12.1±14.8, P=0.01). L’età e la BPCO erano correlate negativamente con i risultati preoperatori del questionario IIEF (OR 0.049, 95% CI 0.02-0.05, P<0.001 e OR 0.29, 95% CI 0.01- 0.56, P=0.03, rispettivamente) e con i risultati postoperatori del questionario IIEF (OR 0.02, 95% CI 0.01- 0.04, P<0.001 e OR 0.46, 95% CI 0.17-0.75, P=0.001, rispettivamente). I pazienti che sono stati sottoposti a rivascolarizzazione endovascolare anterograda per occlusione dell’AIC hanno ottenuto risultati significativamente migliori in termini di questionario IIEF rispetto a quelli sottoposti a bypass crossover femorale-femorale chirurgico e quindi a rivascolarizzazione retrograda dell’arteria ipogastrica. L’età e la BPCO hanno avuto un impatto negativo sui valori del questionario IIEF sia preoperatorio che postoperatorio, indipendentemente dai gruppi.