[Campaign of labour inspections on the implementation of protection measures against carcinogenic agents in fuel station workers]

G Ital Med Lav Ergon. 2021 Dec;43(4):328-333.
[Article in Italian]

Abstract

Following the reduction in levels of exposure to benzene over the last few decades, the cancer risk of refuelers currently represents an occupational hygiene issue potentially underestimated by employers and workers themselves. Based on the literature data, the occurrence of adverse effects of neoplastic nature can not actually be excluded in this professional category, since it is not possible to define a threshold dose. In the period 2016 - 2019, an extensive focused campaign of labour inspections was conducted in the province of Bari by the OSH inspection services of the Health Local Authority in order to verify the compliance with the legislation on the workers' protection from carcinogenic agents at fuel stations. In particular, the obligations referring risk assessment, workplace hygiene, environmental monitoring, personal protective equipment (PPE), health surveillance, biological monitoring and recording of exposure to carcinogens were verified. Although these obligations were documentarily fulfilled by almost all the 162 plants inspected in the province of Bari, several critical issues were found in the approach to carcinogenic risk, including, more frequently, the lack of suitable changing rooms with relative lockers for clothing, the scarce use of gloves when dispensing fuel, the absence or incompleteness of the carcinogenic risk assessment documents, the failed or incorrect execution of biological monitoring. Data of the environmental monitoring carried out by the companies confirm that the current exposures to benzene of fuel distributors are considerably below the limit values set by the Italian legislation. The most frequently used biological exposure indicator was trans, trans-muconic urinary acid (TTMA-U). In order to reduce as much as possible the health risks for refuelers, it is needed that employers, workers and occupational physicians pay more attention to their respective duties, ensuring corrective or ameliorative interventions focused on assessment of the risk of carcinogens, supply and use of PPE, design of workplaces, health surveillance and biological monitoring of workers. The poor value of the end-of-shift TTMA-U as a biological indicator of exposure to low-dose benzene is also confirmed.

A seguito della riduzione dei livelli di esposizione a benzene nel corso degli ultimi decenni, il rischio cancerogeno degli addetti al rifornimento di carburante rappresenta oggi un problema di igiene del lavoro potenzialmente sottovalutato dai datori di lavoro e dagli stessi lavoratori. I dati di letteratura non consentono peraltro di escludere la possibilità di effetti avversi di natura neoplastica in tale categoria professionale, non essendo possibile definire una dose soglia. Nel periodo 2016 - 2019, sul territorio della provincia di Bari, è stato condotto da parte dei competenti Organi di Vigilanza un esteso piano mirato di vigilanza atto a verificare il rispetto della normativa in materia di protezione dei lavoratori da agenti cancerogeni presso gli impianti di distribuzione carburante per autotrazione. Sono stati verificati in particolare gli obblighi in materia di valutazione dei rischi, igiene dei luoghi di lavoro, monitoraggio ambientale, dispositivi di protezione individuali (DPI), sorveglianza sanitaria, monitoraggio biologico, registri di esposizione ad agenti cancerogeni. Sebbene tali obblighi siano risultati assolti dal punto di vista documentale dalla quasi totalità dei 162 impianti ispezionati nella provincia di Bari, diverse criticità sono state riscontrate nell’approccio al rischio cancerogeno, tra le quali, con maggiore frequenza,la mancanza di idonei locali ad uso spogliatoio con relativi armadietti per gli indumenti, lo scarso impiego di guanti in fase di erogazione carburante, la assenza o incompletezza dei documenti di valutazione del rischio cancerogeno, la mancata o errata esecuzione del monitoraggio biologico. Gli esiti dei monitoraggi ambientali effettuati dalle aziende confermano che le attuali esposizioni a benzene degli addetti alla distribuzione di carburante sono notevolmente al di sotto dei valori limite fissati dalla normativa italiana. L’indicatore biologico di esposizione più frequentemente utilizzato è risultato l’acido trans, trans-muconico urinario (TTMA-U). Al fine di contribuire a ridurre il più possibile i rischi per la salute per gli addetti al rifornimento di carburante, è necessaria da parte dei datori di lavoro, dei lavoratori e dei Medici competenti una maggiore attenzione ai rispettivi obblighi, con interventi correttivi o migliorativi mirati alle attività di valutazione del rischio da agenti cancerogeni, fornitura ed utilizzo dei DPI, progettazione dei luoghi di lavoro, sorveglianza sanitaria e monitoraggio biologico. Si conferma inoltre lo scarso valore del TTMA-U di fine turno quale indicatore biologico di esposizione a benzene in caso di bassi livelli espositivi.

Keywords: benzene; biological monitoring; environmental monitoring; fuel station workers; labour inspections.

MeSH terms

  • Benzene* / adverse effects
  • Benzene* / analysis
  • Biomarkers
  • Carcinogens
  • Environmental Monitoring
  • Humans
  • Occupational Exposure* / adverse effects

Substances

  • Biomarkers
  • Carcinogens
  • Benzene