Is it always necessary to perform an axillary lymph node dissection on patients undergoing neoadjuvant therapy? Outcomes of a retrospective study

Ann Ital Chir. 2019:90:292-296.

Abstract

Background: Some Trials have demonstrated that the rate of false negative results of a sentinel lymph node biopsy in patients undergoing neoadjuvant chemotherapy is >10%. The aim of this study is to identify the predictive factors of a pathologic complete response in the axilla in order to make a better choice between the performance of an axillary lymphadenectomy or the performance of a sentinel lymph node biopsy.

Methods: All patients diagnosed with positive axillary lymph nodes and achieving a clinical complete response after a neoadjuvant therapy were the object of our study. Radiologic, clinical and histopathological data were collected before and after the neoadjuvant therapy. Data regarding surgery, post-operative period and follow-up were also collected.

Results: Clinically negative lymph nodes were reported in 26 patients after they had received a neoadjuvant therapy (59.09%, 26/44). 57.69% of patients, who were clinically cN0 after neoadjuvant therapy, were reported to have a nodal disease on histological examination (pN+). Patients with a pathologic complete response in the axilla are more likely to be Her2-positive (58.33% vs 3.13%, p<0.05) whereas a Luminal B phenotype is more frequently reported in those patients with an incomplete response (62.5% vs 16.67%, p<0.05).

Conclusions: The possibility to detect patients with a lower risk of nodal disease before surgery may reduce the rate of false negative results of sentinel lymph node biopsy in patients receiving a neoadjuvant therapy.

Key words: Axilla, Breast cancer, Lymphnodes, Lymphonodes sentinel.

Lo stato dei linfonodi ascellari nei pazienti affetti da tumore della mammella è un importante fattore prognostico ed influenza notevolmente la condotta terapeutica. Il 40-75% dei pazienti che presentano alla diagnosi linfonodi affetti da neoplasia possono andare incontro ad una completa remissione clinica della malattia linfonodale una volta completata la terapia neoadiuvante. In questi casi la pratica clinica più diffusa prevede di eseguire comunque la linfadenectomia ascellare. Tuttavia negli ultimi anni stanno aumentando gli Autori che eseguono la biopsia del linfonodo sentinella e, solo in caso di positività di quest’ultima, la linfadenectomia ascellare. Esistono però alcuni Trial che hanno dimostrato che il tasso di falsi negativi della biopsia del linfonodo sentinella nei Pazienti sottoposti a chemioterapia neoadiuvante è > del 10%. Obiettivo di questo studio è cercare di individuare i fattori predittivi di una risposta patologica completa ascellare così da poter meglio indirizzare la scelta tra l’esecuzione della linfadenectomia ascellare o della biopsia del linfonodo sentinella nei Pazienti sottoposti a chemioterapia neoadiuvante. Sono stati considerati per l’arruolamento tutti i Pazienti affetti da carcinoma mammario sottoposti ad intervento chirurgico dopo terapia neoadiuvante fra Gennaio 2010 e Dicembre 2015. Oggetto del nostro studio erano i Pazienti con positività clinica dei linfonodi ascellari al momento della diagnosi (cN+) e che dopo terapia neoadiuvante presentavano una risposta clinica completa a livello ascellare. Nel periodo di studio, 112 Pazienti giunti alla nostra osservazione presentavano una neoplasia mammaria con coinvolgimento dei linfonodi ascellari. Tra questi Pazienti, 44 rispettavano i nostri criteri di inclusione e sono stati sottoposti ad intervento chirurgico dopo terapia neoadiuvante. In tutti i Pazienti è stata eseguita una linfadenectomia ascellare completa, associata ad una mastectomia (81.82% 36/44) o ad una resezione mammaria parziale (18.18% 8/44). Secondo i nostri dati, il 59.09% (26/44) dei Pazienti che alla diagnosi presenta una neoplasia con coinvolgimento linfonodale (cN+) mostra una negativizzazione clinica di questi linfonodi dopo la terapia neoadiuvante (cN0) ma solo il 27.27% dei Pazienti (12/44) ha una risposta patologica linfonodale completa (pN0). Questi Pazienti sono individuati correttamente dalla stadiazione preoperatoria, infatti il 91.67% dei Pazienti pN0 era anche cN0. Tuttavia la stadiazione radiologica preoperatoria è caratterizzata dal 57.69% di falsi negativi e non è pertanto un test adeguato per individuare i Pazienti con risposta patologica completa a livello ascellare. I nostri dati dimostrano come i Pazienti con una risposta patologica ascellare completa sono più probabilmente Her2-positive (58.33% vs 3.13%, p<0.05) mentre quelli con una risposta incompleta presentano più frequentemente un fenotipo Luminal B (62.5% vs 16.67%, p<0.05). La possibilità di riconoscere prima dell’intervento i Pazienti con un minore rischio di malattia linfonodale potrebbe ridurre il tasso di falsi negativi della biopsia del linfonodo sentinella nei Pazienti sottoposti a terapia neoadiuvante. Pertanto l’individuazione dei fattori predittivi di risposta patologica linfonodale potrebbe consentire di adottare più estesamente la biopsia del linfonodo sentinella in questi Pazienti con gli indubbi vantaggi clinici che questa tecnica comporta.

MeSH terms

  • Adult
  • Aged
  • Aged, 80 and over
  • Axilla
  • Breast Neoplasms / drug therapy
  • Breast Neoplasms / pathology
  • Breast Neoplasms / surgery*
  • Chemotherapy, Adjuvant
  • False Negative Reactions
  • Female
  • Humans
  • Lymph Node Excision* / methods
  • Lymphatic Metastasis
  • Middle Aged
  • Neoadjuvant Therapy
  • Predictive Value of Tests
  • Retrospective Studies
  • Sentinel Lymph Node Biopsy
  • Treatment Outcome