Contrast-enhanced ultrasound with SonoVue in the evaluation of postoperative complications in pediatric liver transplant recipients

J Ultrasound. 2007 Jun;10(2):99-106. doi: 10.1016/j.jus.2007.02.008. Epub 2007 Jun 13.

Abstract

Purpose: To evaluate the utility of contrast-enhanced sonography in the study of pediatric liver transplant recipients and its potential impact in reducing the need for invasive diagnostic procedures.

Materials and methods: From October 2002 to December 2003 we performed routine color Doppler ultrasound and contrast-enhanced ultrasound studies on 30 pediatric patients who had undergone liver transplantation. Findings indicative of complications were confirmed with invasive studies (angiography, computed tomography, and PTC).

Results: Contrast-enhanced sonography correctly identified four of the five cases of hepatic artery thrombosis and all those involving the portal (n = 6) and hepatic vein (n = 3) thrombosis. It failed to identify one case of hepatic artery thrombosis characterized by collateral circulation arising from the phrenic artery and the single case of hepatic artery stenosis. The latter was more evident on color Doppler, which revealed a typical tardus parvus waveform. The use of contrast offered no significant advantages in the study of biliary complications although it did provide better visualization of bile leaks.

Conclusions: Contrast-enhanced sonography improves diagnostic confidence and reduces the need for more invasive imaging studies in the postoperative follow-up of pediatric liver transplant recipients.

Sommario SCOPO: Valutare l'utilità dell'ecografia con mezzo di contrasto (Mdc) ecografico di II generazione nel paziente pediatrico trapiantato di fegato, in particolare al fine di ridurre il ricorso a metodiche diagnostiche invasive. MATERIALI E METODI: Dall'ottobre 2002 al dicembre 2003, in 30 pazienti pediatrici sottoposti a trapianto di fegato è stato eseguito esame eco-contrastografico a completamento dell'esame eco-color-Doppler di routine. Nel caso di esame indicativo per complicanza si è proceduto all'esecuzione di un successivo esame invasivo di conferma (angiografia, TC, PTC). RISULTATI: L'esame ecografico con Mdc ha correttamente identificato 4 trombosi dell'arteria epatica su 5 casi, tutti i casi di trombosi portale (6) e delle vene sovraepatiche (3), mentre ha fornito dati falsamente negativi in un caso di trombosi dell'arteria epatica, ricanalizzata da rami provenienti dall'arteria frenica, e nell'unico caso di stenosi anastomotica dell'arteria epatica della nostra casistica, nel quale è stato indicativo il pattern “tardus parvus” osservato all'esame eco-Doppler. Nel caso delle complicanze biliari l'esame eco-contrastografico non ha apportato significativi vantaggi, se non una migliore definizione dei margini e dell'estensione delle raccolte biliari post-intervento. CONCLUSIONI: L'esame ecografico con Mdc è metodica in grado di incrementare la confidenza diagnostica dell'operatore, consentendo una riduzione al ricorso ad esami radiologici invasivi; ciò è particolarmente importante nel caso di pazienti a rischio, quali i bambini sottoposti a trapianto epatico.

Keywords: Complications; Contrast-enhanced sonography; Pediatric liver transplantation; Split liver.